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Erba di Calabria dona 70 visiere protettive alla Terra di Piero

Per fronteggiare l’emergenza Covid-19, grandi gruppi industriali, imprenditori e persone dello spettacolo hanno offerto il proprio contributo donando milioni di euro ad associazioni e ospedali.  

Di fronte ad una situazione così grave, anche le piccole imprese hanno sentito il dovere di dare una mano, ognuna secondo le proprie disponibilità, dando vita ad una vera e propria gara di solidarietà.

Anche Erba di Calabria ha deciso di partecipare alla gara di solidarietà, donando 70 visiere protettive alla Terra di Piero, un’associazione no profit che da anni opera tra Cosenza e il Centrafrica, offrendo aiuti concreti ai più bisognosi.

Le visiere donate da Erba di Calabria, rappresentano un nuovo tipo di maschera anti saliva e anti starnuto, versatile e leggera, la quale garantisce una protezione completa e può essere riutilizzata previa disinfezione.

Questi dispostivi di protezione saranno destinati ai volontari de La Terra di Piero, che fin dal primo momento hanno promosso una serie di iniziative benefiche sul territorio e ogni giorno scendono in campo per garantire a tutti un pasto caldo, beni di prima necessità e farmaci in questo periodo così difficile.

erba di calabria

Erba di Calabria: l’iniziativa a favore degli Ospedali

Costretti a turni massacranti, provati dalla stanchezza, ma che grazie alla loro determinazione non abbandonano la lotta in prima linea contro l’emergenza Coronavirus, questi sono i nostri medici, infermieri e operatori sanitari.

Noi di Erba di Calabria abbiamo deciso di stare al loro fianco attraverso una donazione delle nostre infiorescenze al personale medico con lo scopo di alleviare lo stress e la tensione accumulati in questi giorni di emergenza.

La cannabis light, con livelli di THC inferiori allo 0,5%, è nota per le sue proprietà rilassanti e inoltre, è anche utile a migliorare la qualità del sonno e a contrastare l’insorgenza dell’insonnia, per queste caratteristiche le nostre infiorescenze sono un ottimo rimedio per tutte quelle categorie professionali che al momento sono sottoposte a forte stress fisico e mentale causato dall’emergenza Covid-19.

I principali principi attivi della cannabis sono il THC, tetraidrocannabinolo, responsabile degli effetti psicoattivi, che si manifestano solo superata una certa soglia, per cui è stato fissato il limite dello 0,5%; e il CBD, ossia il cannabidiolo. Quest’ultimo principio attivo è correlato alla diminuzione dello stress. Uno studio condotto presso l’Università di Washington nel 2018 (Cuttler e coll., Journal of Affective Disorders, 2018) ha indagato gli effetti della cannabis sulla riduzione di disturbi quali ansia, stress e depressione, è emerso che in particolare nei confronti dei disturbi depressivi, cannabis con basso tenore di THC e alto di CBD avevano una maggiore efficacia.

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Cannabis contro Coronavirus: la proposta di Ciampolillo

Il suggerimento del senatore in una lettera a Roberto Speranza.

Lello Ciampolillo, senatore del gruppo misto ed ex componente del Movimento 5 Stelle, suggerisce l’utilizzo di cannabis terapeutica come antidoto al Coronavirus. Il senatore ha inviato una lettera a Roberto Speranza, ministro della salute, in cui consiglia di ricorrere all’utilizzo della cannabis per via delle sue proprietà in grado di stimolare le difese immunitarie.

“Caro Ministro, ti scrivo per suggerire il fiore di Cannabis terapeutica quale possibile antidoto al Coronavirus” inizia così la lettera inviata da Ciampolillo e poi prosegue con le ragioni che lo hanno portato a suggerire questa soluzione.

“La vaporizzazione del fiore di cannabis terapeutica ha già dato effetti straordinariamente positivi per i problemi dell’apparato respiratorio di pazienti terminali. È noto, del resto, che gli oltre 800 principi attivi contenuti nel fiore rafforzano in modo significativo le difese immunitarie. I medici e i ricercatori potrebbero provare l’utilizzo dei prodotti derivanti dalla cannabis, come il Bedrocan, contro il Coronavirus. Penso in particolare agli anziani che, a causa degli effetti della polmonite, sono i più esposti al rischio di perdere la vita”.

Ciampolillo, come spiega nella sua lettera al ministro, invita la comunità scientifica a ricercare i benefici della cannabis terapeutica sui problemi delle vie respiratorie. “Alleviando i problemi delle vie respiratorie – afferma infatti – sarà più agevole assicurare la guarigione e consentirà di ricondurre nella normalità questo virus. Spero che questo contributo possa essere di aiuto in questo drammatico momento”.

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